Vorrei aiutare gli insegnanti che in questi giorni sono impegnati nella programmazione, con qualche suggerimento su aspetti educativi molto importanti.
E vorrei aiutare anche i genitori, perché si rendano conto del fatto che se ricevo lettere come questa, c'è la possibilità che anche i loro figli possano provare sofferenze come queste. E - lo preciso- qui si parla di bruttezza, ma a volte ricevo anche lettere di giovani, donne e perfino uomini belli, che sono stanchi di essere giudicati solo per la loro bellezza, che alla fine, offusca la loro personalità, quello che sono dentro.
Non dimenticate, perciò, di inserire nei vostri programmi educativi, l'argomento "quanto sono importanti la bellezza, la bruttezza, l'aspetto fisico in generale". E poi "Che cosa significa 'avere sensibilità'?''
Ecco la lettera che faccio riemergere dai primi post del blog, e la mia risposta:
Piero mi scrive:
"Buongiorno, professoressa,
volevo dirle che ieri dopo cena ho chiesto, in disparte, a mia sorella cosa avevo di brutto nella faccia.
Gliel'ho chiesto perché l’altro giorno una mia compagna mi ha detto che mi dovrei fare una plastica facciale. Questa persona quando mi ha detto questo, sono certo che non scherzava. Mia sorella dice che non sono brutto, ma forse lo dice perché mi vuole bene.
Adesso mi chiedo: quanto incide questo " mi vuole bene", sul giudizio espresso da mia sorella?
Se mia sorella non mi volesse bene, mi direbbe che sono brutto?
Questo, purtroppo me lo sto domandando. Lo so che non dovrei più pensare a questo mio problema.
Ma non riesco. Questo perché anche oggi a scuola è successa una cosa. Infatti, oggi due mie compagne stavano osservando un poster di alcuni ragazzi. Io mi sono avvicinato a loro.
E una mia compagna mi ha detto:"Vedi Piero questo poster? Questi ragazzi rappresentano ciò che tu non potrai mai essere, cioè bello".
Lo so che la bellezza è soggettiva, ma ogni volta che sento delle cose simili, non riesco a contrastare questi pensieri.
Che cosa posso fare per non avere più questi pensieri?
Arrivederci e grazie in anticipo. Piero"
Caro Piero,
vediamo se posso aiutarti a capire. Vorrei che tu riflettessi sui seguenti concetti:
1. e' vero che non sei bello come quello del manifesto;
2. chi se ne importa se non sei bello come quello del manifesto;
3. loro non sono belle come quelle dei calendari o dei manifesti;
4. chi se ne importa se non sono belle come quelle dei calendari;
5. delle persone che fanno e, soprattutto che comunicano, riflessioni come quelle che hanno fatto a te ("Vedi , Piero, questo poster? Questi ragazzi rappresentano ciò che tu non potrai mai essere, cioè bello” e "devi farti la plastica facciale" ) sono assolutamente immature, insensibili e, probabilmente hanno problemi personali che impediscono loro di riflettere serenamente: non devi tenere in alcun conto quello che ti dicono;
6. non devi mai lasciare condizionare la tua vita, le tue scelte, il tuo umore, la tua felicità dai discorsi, dalle opinioni, dalle frasi, dalle azioni delle persone che dimostrano di non avere intelligenza, o sensibilità, o bontà d'animo, perché nella vita quotidiana incontrerai sempre persone negative e devi imparare a difenderti (cosa che mi pare che tu non sappia assolutamente fare);
7. devi decidere una volta per tutte se per te è più importante l'aspetto fisico, la bellezza esteriore, o il modo di essere, la bellezza interiore;
8. devi capire che se tu ritieni più importante l'aspetto fisico, allora ti deve interessare come sei e come appari alle persone che ti guardano e che ritengono più importante la bellezza esteriore;
9. ma se tu ritieni più importante l'aspetto interiore, allora ti deve interessare come sei dentro e come appari alle persone che la pensano come te e che sanno vederti per come sei;
10. concludo: devi chiarire che cosa ritieni importante tu e poi andare avanti per quella strada. Senza "ma se lei..ma se lui...ma se io invece...ma gli altri...ma mia sorella...ma lei...se…ma….".
Lo so, non è facile, ma devi impegnarti su questa strada. Fammi sapere!