La mancanza di scrupoli, a ben guardare, sta alla base di ogni cattiva azione.
Un delitto compiuto senza averne consapevolezza, in fondo, non so neppure se si possa definire un “delitto”.
Uno scrupolo è generato da un dubbio, dal timore di fare un errore. Spesso è proprio lo scrupolo che ci frena.
Gli scrupoli non sono mai troppi, in una società come la nostra.
A forza di “non farti troppi scrupoli” abbiamo imparato egregiamente ad evitarli tutti. Essere senza scrupoli, oggi, è considerato “saper vivere e sapersi fare strada”.
Il macellaio non si fa scrupoli e pesa un po’ alla carlona; il pescivendolo incarta all’anziana cliente un’orata dall’occhio opaco e incavato; i genitori non si fanno scrupoli a sbolognare il bambino ai nonni con ogni scusa; l’automobilista pigro non si fa scrupoli a piazzare l’auto nel parcheggio per disabili; il ladro non si fa scrupoli a rubare la pensione al vecchietto; il truffatore riduce sul lastrico il poveraccio, il politico non si fa scrupoli a fare i suoi interessi, ignorando quelli dei cittadini, le aziende non si fanno scrupoli a vendere prodotti scadenti, o nocivi, o perfettamente inutili; le multinazionali non si fanno scrupoli a far lavorare i bambini, i clienti a caccia di buoni affari non si fanno scrupoli a comperare prodotti frutto di lavoro minorile; gli industriali non si fanno scrupoli ad inquinare; i pubblicitari creano messaggi ingannevoli, le televisioni mandano in onda, senza scupoli, programmi spazzatura, stupidi, violenti, anche durante le fasce che dovrebbero essere protette.
Dietro ogni torto, violenza, imbroglio, danno psicologico, c’è sempre qualcuno che non si è fatto scrupoli.