Ci hanno propinato talmente tanto e in tutte le salse la frase “amare significa non dover mai dire mi dispiace” che abbiamo finito per crederla una verità inconfutabile.
Nel giorno di San Valentino ho deciso di confutarla.
Affermo quindi senza paura che “amare” significa anche dire “mi dispiace”. E tutte le volte che serve, ci aggiungo.
Perché uno non dovrebbe mai dover dire “mi dispiace”, sentiamo? Potrebbe accadere se i due fossero santi, forse. O mummie. O persone che non si incontrano mai. Come può accadere, altrimenti, che due persone che dividono la vita non abbiano proprio niente niente da rimprovarsi? O che, avendolo, siano capaci in ogni circostanza di tacere e di evitare di lanciare scarpe o improperi tali da costringere poi ad un “mi dispiace” riparatore?
Ci sono tante coppie che basano la convivenza sulla buona educazione e che, fra un “grazie”, un “prego, cara”, un “saresti così gentile”, “ma certo, con piacere!” passano la vita ignorandosi nella sostanza, quando non cornificandosi educatamente.
Ce ne sono tante altre che si insultano (e non si dicono neanche “mi dispiace” quando è tutto finito), ma che nella sostanza si amano e non potrebbero fare a meno l’uno dell’altra.
Amare non significa “non dover mai dire mi dispiace”.
Amare è desiderare di stare con una persona per sempre, per tutta la via. E anche oltre.
Amare significa sentire l’altro come parte di te. Voler condividere con quella persona tutti i momenti importanti della tua vita. E della sua.
Quando ami senti di non essere solo a vivere la vita. Dividi con l’altro le fatiche e le gioie. Ti rifugi fra le sue braccia, gli offri le tue. Dividi l’intimità e il corpo nelle notti d’amore. Condividi i pensieri, le speranze, i sogni e le paure.
Quando ami, i tuoi occhi sanno leggere al di là dei suoi, fino al profondo dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti. I tuoi occhi sanno comunicare senza parole, e i suoi sanno comprendere il messaggio. Le tue mani accarezzano le sue in un modo tutto speciale.
L’amore è una coperta per scaldarti, una vela per solcare tutti i mari, un porto dove rifugiarti. Quando ami sai capire, perdonare, dimenticare.
Amare non significa non dover mai dire mi dispiace. Due persone che si amano possono anche sbagliare. È umano, sbagliare. Se sei stanco, arrabbiato, malato, triste, può capitare di mandare l’altro a quel paese, e pronunciare frasi sgradevoli. Con la persona che ami devi essere te stesso. E se il “te stesso” ha voglia di urlare un po’ per sfogarsi, ogni tanto credo che sia lecito. Purché la possibilità sia reciproca, naturalmente.
Se sbagli, e involontariamente ferisci o deludi la persona che ami, devi proprio dire “mi dispiace”.
A volte “mi dispiace” equivale a “ti amo”.
“Amare” significa anche dire “mi dispiace”.