Cara
donna, cara ragazza, vorrei essere stata tua madre, la tua insegnante, la tua
amica.
Che
cosa ti è successo, quando eri bambina? Quali fatti, quali parole o persone ti
hanno fatto pensare di valere così poco?
Chissà
chi sei, dove abiti, che cosa ti sta accadendo proprio ora mentre scrivo, e
quale immensa solitudine provi mentre aspetti in tuo fidanzato, tuo marito, il
tuo compagno e non sai se sarà il giorno della violenza. E con quale terrore e
dolore, fisico e dell’anima, subisci i maltrattamenti del tuo uomo.
Vorrei
dirti che noi, tutte le donne, siamo con te, oggi, in questa giornata
internazionale contro la violenza sulle donne, e sempre. A noi ribolle il
sangue al pensiero delle tue sofferenze. Noi donne siamo tutte un po’ sorelle. E
ti diciamo “Ribellati, sorella! Vai a un consultorio familiare, rivolgiti alle Forze
dell’ordine, telefona, chiedi aiuto a un’amica, al tuo medico, a chiunque possa
avere la possibilità di aiutarti. Liberati! Il tuo uomo non ti ama come dice.
Non vuole il tuo bene. Il tuo uomo è diventato cattivo chissà per quali
esperienze, è malato e lo rifarà. Se il tuo uomo fa pagare a te gli abusi che
lui stesso ha subito da piccolo non smetterà di picchiarti, non cambierà, anche
se giura che lo farà. Nessuno smette senza aiuto. E non puoi cambiare le cose
perdonandolo ogni volta. Se il tuo uomo beve, o si droga non smetterà, come per
magia, di bere, di fumare e di farti del male.
E
mi rivolgo a te, ragazza, che solo ultimamente ti sei accorta che il ragazzo
che amavi, con il quale hai cominciato a uscire non è più lui. Adesso si
arrabbia per niente, ti fa paura. E mi rivolgo a te, che lo hai sposato, che lo vedi cambiato:
ha cominciato a trattarti male davanti agli altri, e a casa urla e ti fa paura.
A
te, donna, dico: lascialo subito. Un uomo non deve farti paura, neanche per un
momento. Neanche se sbagli, neanche se lo tradisci. Non deve farti paura e non
deve toccarti. Tu sei una persona speciale, con i tuoi pregi e i tuoi difetti, e
lui deve rispettarti. Che diritto ha di urlare se fai qualcosa che non gli
piace? Lascialo subito al primo spintone, al primo schiaffo, anche leggero. Non
cambierà. Gli uomini veri non maltrattano, non picchiano. Quello che hai
incontrato è un uomo violento e tu non puoi farlo cambiare, credimi. Gli vuoi
bene, perché è un bel ragazzo, a volte ti fa ridere, a volte è gentile, lo so.
Ma devi lasciarlo perché nessun uomo deve permettersi di picchiarti. Neanche se
è nervoso, se ha un sacco di problemi, se lo hanno licenziato, se non sei stata
attenta e gli hai distrutto la macchina o qualsiasi altra cosa. Non può
picchiarti per nessun motivo. Se è molto geloso è perché ti considera una sua
proprietà e non vuole che nessuno ti guardi, e non sopporta l’idea che un altro
possa sfiorarti. Sei la sua donna? Non significa che tu sei di sua
proprietà. Hai comunque sempre il diritto di sbagliare, o di non amarlo più, o di
lasciarlo. La folle gelosia non è amore. È follia, malattia. Anche gli altri
uomini sono nervosi, hanno un sacco di problemi, vengono licenziati, e sono a
volte un po’ gelosi, ma non picchiano le loro donne. Non pensano neanche per un
momento di farlo, perché sanno che sono donne che rispettano se stesse, che sanno
di valere, di essere importanti e non glielo permetterebbero mai.
Se
il tuo uomo ti fa sentire a disagio, se ti fa paura, anche se non ti ha ancora
picchiato lo farà. Anche se crede di volerti bene. Ti darà continuamente della scema, della
pazza, appena esprimerai un’idea diversa dalla sua, così, piano piano, smetterai
di contraddirlo. Ti ignorerà o ti offenderà davanti agli altri e tu ti sentirai
piena di vergogna. Dovrai fare solo quello che vuole lui, come se tu non
contassi niente, e finirai per convincerti di essere una nullità. Dovrai servirlo
come se lui fosse il padrone e tu la schiava. Comincerai ad avere sempre più
paura di lui. Se farai qualcosa di sbagliato, qualunque cosa, comincerà a
urlarti a due centimetri dalla faccia, a minacciarti, a dire “non ti ammazzo
perché sei una donna” o “la prossima volta giuro che ti ammazzo”. Avrai paura
di lui e cercherai di assecondarlo in tutto. Ti impedirà di uscire con le
amiche e quando lo farai si arrabbierà proprio tanto, perché te l’aveva detto, che dovevi stare a casa; e comincerai a chiedergli scusa per tutto, a
chiedergli di perdonarti, anche se ti sta togliendo tutto quello a cui hai
diritto. E per farti vedere quanto è arrabbiato comincerà anche a rompere la
bambola di quando eri bambina, a strappare il tuo vestito preferito, o darà un
calcio al tuo cane. Se hai dei figli comincerà a maltrattare anche loro o a
spaventarli, o a urlare “Guardate!! vostra madre è una puttana!”.
Ti
farà tanta paura, cara donna, e prima o poi lo schiaffo arriverà, e poi arriverà il
pugno, il calcio, la violenza sessuale, e poi dirà che gli dispiace, giurerà
che non lo fa più, si metterà a piangere e tu gli crederai. Ma è violento, è
malato. Lui non cambierà e tu non hai né il potere di cambiarlo né il dovere di
aiutarlo.
Cara
donna, sei ancora in tempo. Non aspettare il primo schiaffo e, se te lo ha già
dato, non aspettare il secondo. Vattene. Lascialo, anche se hai dei figli.
Fatti aiutare. C’è tanta gente che può farlo, oggi. Non siamo più ai tempi in
cui le donne dovevano subire.
Buona
fortuna. Ti auguro di trovare la forza per salvarti.
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