Roberta
mi scrive:
"Buona
sera, sono la mamma di un alunno di una scuola superiore. Premetto che mio figlio è un atleta agonistico quindi ci sono state assenze solo ed
esclusivamente per gare ed allenamenti tutti documentati!!!! La scuola in
qualche modo ci ha fatto pesare questa situazione soprattutto verso l'alunno stesso.
Durante l'anno mio figlio ha avuto delle carenze e io ho richiesto al
coordinatore di classe se mio figlio poteva avere corsi di recupero, so che la
scuola o le scuole mettono a disposizione per chi ha carenze ma hanno detto che
non era possibile perché la scuola non ha i fondi! Quindi mi hanno detto di
pagare qualcuno per fare ripetizioni. Ora la situazione è questa!!! Mio figlio
sta recuperando le materie dove ha le insufficienze e sono quattro perché le
altre due ha già fatto prendendo 8 ad entrambi! Ma comunque lui non è sereno
dato che gli hanno detto e mi hanno detto che se non recupera queste materie
sarà bocciato. Io mi chiedo anche se lui ne recuperasse almeno altre due, non
possono dargli il debito per settembre? Ci hanno detto che loro non danno
debiti o promesso o bocciato!!! Io ho bisogno di informazioni perché non so
come fare, ma soprattutto il ragazzo non può essere additato perché' crede in
quello che sta facendo!!!! Per favore mi aiuti a capire come possiamo fare per
evitare il peggio, è una grande delusione per il ragazzo. La ringrazio per la
sua attenzione. Buona sera."
Gentile
Roberta, il problema è che nella scuola superiore (non mi ha detto che classe
né che tipo di scuola) non si può tenere conto degli impegni sportivi se questi
comportano delle lacune importanti. Quattro materie (e altre due già recuperate) sono
tante (non mi ha detto quali sono e se sono gravi), ed è vero che la scuola non ha i fondi. E,
se li ha, sono molto pochi e forse li utilizza per i ragazzi che hanno grosse
difficoltà e non per quelli che praticano sport agonistico. La situazione è proprio questa e non dipende dagli insegnanti. La scelta di
promuovere o bocciare, evitando di dare dei recuperi, spetta alla scuola, in base a criteri che vengono stabiliti da tutti gli insegnanti, quando si riuniscono in Collegio. Conosco ragazzi e ragazze che
praticavano sport a livello agonistico (o danza, o musica ad alto livello) e
hanno scelto un tipo di scuola meno difficile, consapevoli che altrimenti non
ce l'avrebbero fatta; e altri che hanno deciso, ad un certo punto, di abbandonare l'attività agonistica perché non ce la facevano a fare le due cose bene; altri ancora che si sono iscritti a un "liceo sportivo" (ma sono pochi e a volte troppo lontani). La soluzione di promuovere un ragazzo che ha parecchie insufficienze, perché "crede in quello che sta facendo" non è praticabile, almeno in questo tipo di Scuola con poche risorse. E gli insegnanti non possono giustificare una promozione. Credo che sia per questo che "fanno pesare" le assenze di suo figlio.
Sono
scelte. Suo figlio non riesce a stare al passo. E lo capisco. Ma non sarà responsabilità degli
insegnanti se verrà bocciato. E' una scelta vostra e del ragazzo quella di
proseguire come quella di smettere. O quella di investire del denaro per le
lezioni private per aiutarlo.
Faccia
capire questo a suo figlio, se vuole aiutarlo, se vuole insegnargli che nella
vita non si può avere tutto. Gli faccia capire che se non ce la farà sarà il
prezzo da pagare per inseguire i suoi sogni. Non gli presenti la cosa come
"il peggio". Gli chieda se ha fatto tutto quello che poteva nello studio. Forse avrebbe potuto fare di più. Lo aiuti a decidere, lo spinga a studiare per
rimediare. Non dia la colpa agli insegnanti, perché non è colpa loro.
Spero di averla aiutata, anche se non ho scritto quello che si aspettava.
Mi faccia sapere.