“Perché le maestre non riescono a gestire i bambini aggressivi?"
"Perché le maestre non si occupano anche dei bambini che si comportano bene?"
"Perché il dirigente non fa qualcosa?"
"Perché mio figlio viene punito?".
Queste domande mi vendono poste molto spesso. Ho scelto queste lettere perché
possiate farvi un’idea del problema. Evidenzio in grassetto alcune frasi che vi
suggerisco di notare.
“Gentile Professoressa,
ho due figli alle elementari. Il più grande (in
quarta) ha due insegnanti fantastiche e in classe c'è un bel rapporto tra
tutti. L'altra invece (classe terza) ...è capitata in una classe particolare,
praticamente tutti i bambini, tranne 4-5, hanno modalità di espressione e
comportamento tutte declinate sull'aggressività: botte, (almeno due sono bulli fatti e finiti) urla, insulti, offese. Oppure
emarginazione di bambini ritenuti
meno "fighi" degli altri, ("vattene, ci rovini il gioco!",
"non puoi giocare, perchè mi sei antipatico e basta!"), velenose osservazioni su difetti fisici
("...sei un ciccione, ...hai i denti gialli, ...sembri un maschio, sembri
una femmina".., ecc.). Una sola bambina - adottata- è in via di
certificazione, e avrà presto un sostegno. Tutti gli altri sono figli di famiglie all'apparenza normali,
bambini amati e a volte viziati, seguitissimi (alle riunioni di classe sono
presenti sempre una trentina di genitori, media di 1,5 genitori a bambino!) e
tutti ci sforziamo di capire, ma non se ne viene a capo.
Durante le feste con la scusa di fotografarli, li
osservo giocare, e devo constatare che quello
dell'aggressività è proprio un fenomeno collettivo che contagia tutti, anche i
bambini che sarebbero bravi. Questi ultimi, (tra cui mia figlia) un po' per
esasperazione, un po' per apprendimento, hanno imparato a reagire per le rime,
scatenando un circolo vizioso che peggiora di anno in anno.
I bambini si mostrano perennemente
arrabbiati, insensibili, sia di fronte alle lacrime dei compagni, sia di
fronte ai fatti di attualità (hanno riso e disturbato anche durante il minuto
di silenzio per le vittime di Parigi). Sono egocentrici (parlano e intervengono quando vogliono loro, alzano la
mano ma parlano senza aspettare che si dia loro la parola, se non vengono
scelti per dei ruoli mettono il muso e recriminano), sono polemici, non ammettono mai di avere torto ma rispondono
all'infinito ("eh, ma ha cominciato lui.., eh ma prima lui ha detto...
"), oppure negano e mentono
anche di fronte a testimoni oculari. Le maestre credo che ormai li detestano, e
ci hanno fatto più volte capire che non
siamo capaci di educarli. Noi
vorremmo invece che in classe facessero la loro parte, trasmettendo valori di
convivenza civile e autorevolezza. Molti sostengono che i figli a casa sono educati e che solo a scuola si
comportano male, quindi la colpa deve essere delle maestre, che sarebbero
poco incisive, distratte, inefficaci.
La maggioranza dei
genitori non sono di quelli che proteggono i figli dalle punizioni, vorrebbero
anzi più severità!!Le maestre ci dicono che passano metà del tempo a
cercare di gestire la classe, per cui
conseguentemente si lavora poco. Forse per questo i bambini si annoiano, ma
questo non giustifica l'aggressività, ovviamente. Attualmente ci sono
bambini che cominciano ad avere problemi di autostima, bambini che sono nervosi
anche a casa, bambini che accusano perenne mal di testa, bambini che si fanno
male un giorno si e uno no. Ma soprattutto la rabbia fuori controllo. Perchè sono sempre così arrabbiati questi
bambini? Siamo in un caos, e non si sa come uscirne. Ha qualche consiglio
da darci? cari saluti. Cinzia”
“Salve
sono madre di un bimbo che fino alla seconda elementare era felice creativo e
voleva imparare, ma poi, ora è in quinta elementare e conta i giorni che
mancano alla fine della scuola, nella speranza che alle media abbia la FORTUNA
di avere dei compagni NORMALI e normalmente educati con i quali si possa
discutere (magari anche bisticciare, ma nel limite della ragione), questa
premessa per chiedere perchè tutti si
focalizzano sul bimbo agitato, aggressivo, iperattivo ecc., ma nessuno pensa ai
bambini educati che perdono la voglia di studiare e che per poter riaccendere
l'entusiasmo devono trasferirsi e cambiare scuola come fossero loro i colpevoli,
i disadattati , gli antisociali, ma che in realtà sono solo tranquilli e
rispettosi????? Non è polemica è realtà attuale, grazie per una risposta.
Paola”
“Salve, mi
chiamo Maria e sono una mamma di un bambino di 9 anni. Volevo solo avere un
consiglio riguardo un argomento delicato; nella
classe di mio figlio é presente un bambino autistico. Mio figlio si è
trovato con lui sia alla materna che nella primaria. Dall'inizio di quest'anno
scolastico il bambino manifesta comportamenti aggressivi che non aveva mai
manifestato. Innanzitutto disturba continuamente le lezioni, poi solleva il banco e cerca di lanciarlo ai
compagni, lancia oggetti e si spoglia con alcuni episodi di pipi fatta in
classe. I bambini sono spaventati da questa situazione e il mio, forse più
sensibile, non vuole più andare a scuola perché terrorizzato. Il bambino ha sia
l'insegnante di sostegno che l'educatrice e non riescono a gestire la
situazione. Il dirigente mi aveva assicurato che il bambino avrebbe avuto un
orario ridotto; i nostri figli frequentano la scuola dal lunedì al venerdì
dalle 8.10 alle 13.40, il bambino sarebbe dovuto entrare dalle 8.30/9 alle 13
ma i genitori alle 8.15 lo portano già in classe. Doveva passare 2 ore al
giorno fuori dalla classe per svolgere attività più idonee alle sue esigenze in
un'altra aula ma il dirigente mi ha detto che non ci sono aule al piano terra
disponibili e al primo piano il bambino
non può stare perché cerca di lanciarsi dalle finestre. Sinceramente non so più cosa dire a mio figlio per
tollerare questa situazione. In molti mi hanno consigliato di cambiare
classe ma non volevo arrivare a questo piuttosto trovare una soluzione adatta a
tutti. Sono perfettamente d'accordo nel
rispetto dei diritti dei bambini "speciali" però bisogna considerare
anche gli altri bambini e credo che anche loro hanno il diritto di stare a
scuola tranquilli e sereni. Aspetto una risposta solo per capire se sono io
a vederla nel modo sbagliato e se si potrebbe risolvere. Grazie anticipatamente
e scusi il disturbo. Saluti.”
“Buongiorno, mi
chiamo Marta e ho un bimbo Andrea che ha compiuto 11 anni a ottobre e
frequenta al prima media. Andrea è in
cura dallo psicologo perché è stato riconosciuto bes e oppositivo
provocatorio e ha un problema di linguaggio soprattutto sul fonico.
A scuola da circa un mese si sta comportando bene ma quando vanno in palestra, negli spogliatoi
i bimbi lo prendono in giro e lui reagisce. Da lunedì la
professoressa di motoria d'accordo con il preside lo mandano in un altra
classe e non lo porta in palestra per circa un mese. Quando Andrea viene a casa piange e vedo che sta'
male e dice che si sente rifiutato. Come mi devo comportare? A
scuola per valutare come si comporta la psicologa ha fatto delle faccine,
una verde se si comporta bene, una gialla se si è comportato così e così e una
rossa se si è comportato male, ad oggi sono sempre verdi. La ringrazio.
Cordiali saluti.”