Il segreto della felicità
consiste nel saper trovare l’armonia fra noi e il resto del mondo.
Dobbiamo imparare – perciò -
a cercare e a riconoscere l’armonia che c’è nella vita e fra le cose.
Dedicatevi, da oggi in poi
sempre di più, a stare un po’ sole con voi stesse. È indispensabile. Allenatevi
a volervi bene. Rendetevi conto del fatto che avete il dovere di pensare anche,
e prima di tutto, a voi stesse.
Non siete egoiste, se lo fate.
L’essere umano è egoista per natura, perché deve sopravvivere. L’altruismo è
una bellissima conquista della società civile, perché se ognuno pensasse soltanto a se stesso, la società sarebbe
il regno della prevaricazione. Se l’uomo decide di sacrificare la sua vita per
un altro è perché decide di farlo. Ma la società, con la donna, è andata oltre.
Alla donna – molto più che all’uomo – è stato richiesto di sacrificarsi. Per il
marito e per i figli. È stata educata a sentirsi in colpa se non si dedicava
tutta alla famiglia. Alla donna si è imposto per moltissimo tempo di non
lavorare fuori casa, di dimenticare le sue ambizioni, i suoi sogni, per fare
spazio a quelli del marito. E anche adesso che ha conquistato il diritto alla
parità (non sempre raggiunta) ci sono donne che si sentono in dovere di pensare
a tutti gli altri prima che a se stesse.
Allora: trovate un momento
per stare all’aria aperta, da sole, il più possibile vicine alla natura e
lontani dalla confusione. Per stare sole con voi stesse ci vuole un po’ di
silenzio, almeno all’inizio. Osservate tutto quello che vi circonda e pensate
che ogni cosa fa parte di un tutto di cui fate parte anche voi. Le persone, gli
oggetti, gli elementi della natura, ciò che l’uomo ha costruito, i colori, i
suoni, i rumori, i profumi, possono essere collegati fra di loro. I
collegamenti fra le cose, quei fili invisibili che creano certe cose e certe
persone sono quelli che, se sapete coglierli, vi fanno sentire in armonia.
Dovete imparare a osservare
tutto, nei dettagli. Imparate a guardare le cose nell’insieme, ma anche nei
particolari. Un cavallo che corre, per esempio, e poi il suo manto nero,
lucido, la sua criniera e i movimenti della coda. Non lo guardate
distrattamente. Cogliete l’armonia dei movimenti e dei colori. Cercate, in
pratica, la bellezza delle cose. Collegate tutto come se fosse un film, o un
quadro, come se ogni cosa fosse stata messa lì da voi: due ragazzi per mano, un
uomo anziano che corre a porgere la mano alla moglie che sta scendendo
dall’auto, e l’amore che si percepisce in queste due coppie così diverse; poi
notate un cappello rosso a sinistra, una signora anziana con i capelli fucsia;
sentite che c’è un’armonia in queste cose: collegate il fucsia con dei fiori
laggiù e accorgetevi del fatto che quest’insieme risulta bello da vedere;
sentitevi soddisfatti perché riuscite a cogliere questi legami.
Se vi trovate al mare,
mettetevi delle cuffiette e ascoltate la vostra musica preferita; notate una
donna che scuote l’asciugamano e accorgetevi del fatto che per caso va a tempo
con la musica che state ascoltando. Rallegratevi perché vi siete accorte che
quella persona sta andando - per caso- a
tempo con la musica che state ascoltando, e percepite che c’è qualcosa di
straordinario in tutto questo. Vedere la vita degli altri, notare i sorrisi,
notare la tristezza, e provare empatia può - se si impara a farlo - dare
momenti di gioia.
Dovete allenarvi. Da oggi in
poi trovate – anche fra le mille preoccupazioni della giornata – un momento per
voi. Anche breve, ma soltanto per voi. Dedicatevi a capire quello che provate.
Imparate ad amarvi. Non si può essere felici se non ci si ama. E non ci si ama
se si permette agli altri, e alla vita, di calpestarvi.
Ognuno di noi deve imparare a
capire se stesso e quello che prova. Se state bene attente a voi stesse e alle
vostre emozioni e sensazioni (e potete farlo solo se vi amate, ricordatevelo!)
imparerete ad accorgervi di quali sono i momenti e le situazioni nelle quali vi
sentite veramente bene. Se quando state bene ve ne rendete conto, potete imparare
a cercare quel tipo di situazione. Poi, con l’esercizio, imparerete a sentire
sempre più spesso questi momenti di felicità.
Credo che siano utili degli
esempi.
Chi ama gli animali, chi ama
la natura si sente felice quando può, per esempio, andare con il suo cane a camminare
per il bosco. In quel momento sta bene perché fa due cose che gli piacciono
contemporaneamente e non deve preoccuparsi degli altri.
Chi ama il mare si sente
felice quando può stare un po’ di tempo a respirare l’aria salmastra, a guardare
i colori che cambiano al cambiare del vento e delle onde.
Ma possiamo fare le cose che ci
piacciono in maniera diversa da come di solito le facciamo: si può leggere un
libro in tranquillità, o si può leggerlo godendo appieno di quello che si sta
facendo; si più camminare distrattamente, pensando ad altro, o si può camminare
guardandosi intorno, osservando, godendo del piacere di camminare; si può
ascoltare la musica piacevolmente, o si può ascoltare assaporando il fatto che
abbiamo il tempo di dedicarci alla musica.
Imparate a pensare a quello
che fate. Per farlo dovete concentrarvi su quello che amate fare, rallentare il
ritmo della vostra vita. Per esempio se mangiate una pesca sentitene appieno il
sapore, gustatela, notate che è dolce, succosa; se mangiate un cioccolatino al
latte con le nocciole, fatevelo durare, accorgetevi con piacere che si scioglie
in bocca ed emana un aroma e un profumo che vi piace, notate le nocciole; se
fate una doccia prendetevi del tempo, sentite l’acqua calda che scorre sulla
vostra testa, sul vostro corpo; apprezzate il profumo di vaniglia del
bagnoschiuma. Imparate a fare una cosa per volta. Non sempre si può, lo so, ma provate.
La differenza fra fare una cosa frettolosamente, pensando ad altro, e farla con
calma, assaporando ogni particolare, è di pochi minuti.
Infine, abituatevi ad
accorgervi di quello che vi succede di bello e non a concentrarvi solo sulle
seccature, su quello che manca, su quello che si rompe. Notate quello che c’è, quello che avete. Ogni
piccola cosa positiva deve essere apprezzata: se avete freddo e vi mettete una
bella maglia calda, assaporate il tepore e sentitevi fortunate perché avete la
maglia; se non ricordate dove avete messo gli occhiali e li trovate subito,
siatene contente; se scoprite che nell’armadio avete una sciarpa proprio del
viola chiaro che vi serviva, rallegratevene. E così via. Cogliete ogni
occasione per sentirvi fortunate. Smettete di dare per scontate le cose belle,
dando importanza solo agli aspetti negativi, che vi mettono di malumore.
Imparate a godere anche di ciò che è apparentemente negativo. Per esempio
guardo le mie mani, la mia pelle, e mi trovo invecchiata. Penso che questo
fatto fa parte della vita e devo accettarlo. Guardo il braccio di una persona
più vecchia di me di dieci anni; poi guardo di nuovo la mia mano e la mia pelle
e mi rendo conto del fatto che non ho ancora la pelle di una donna di settant’anni;
mancano ancora dieci anni prima che la mia pelle diventi così. Sono contenta della pelle che ho adesso.
Riflettete su quello che vi
ho scritto. Forse dovrete leggerlo lentamente e più di una volta, se vi sembra
utile. Fatemi sapere se vi sembra che io sia stata abbastanza chiara, per
favore.
Leggete anche dei libri sulla
felicità, sull’autostima, sui concetti che ho espresso in questi post.
P.S. Due piccole aggiunte
- Mi sono indirizzata alle
donne, ma ho anche molti lettori uomini. A loro dico: se siete arrivati a
leggere fino a qui, avete avuto la possibilità di capire come fare felice la
vostra compagna di vita. Datele del tempo per se stessa. Permettetele di stare
sola, o con le amiche, senza richiamarla ai suoi doveri di moglie/compagna e di
madre. Frasi come “Vai pure, ci penso io, non ti preoccupare” non hanno prezzo.
Sono di più, di un regalo. Il vostro rapporto ci guadagnerà, vedrete.
- Poiché mi aspetto che mi
chiediate se posso suggerire qualche libro da leggere, vi consiglio subito un
libro:
Steve Chandler, “100 regole per motivare te stesso” Vallardi.
Leggetene qui qualche pagina, per
vedere se vi ispira.
Ma
ve ne sono molti altri nelle librerie, della Vallardi e anche di altri editori.